L’Unità pedagogica, in collaborazione con la Direzione, ha il compito di elaborare e proporre programmi formativi sulla base delle specifiche particolarità dell’attività di aiuto domiciliare. Inoltre, si occupa di valutare e valorizzare i dipendenti attraverso le “mattinate cliniche”.
I percorsi formativi possono essere “interni” (quando riguardano e coinvolgono esclusivamente i membri delle équipe) ed esterni (quando coinvolgono specialisti e professionisti esterni all’associazione). I programmi formativi includono la formazione rivolta alle ausiliarie di economia domestica, i colloqui di geriatria, i colloqui di psichiatria, la formazione per la gestione delle medicazioni, la formazione per la prevenzione dello scompenso acuto d’organo, i percorsi geriatrici, la formazione sulla farmacologia, il team building.
Formazione rivolta alle ausiliarie di economia domestica
A turno, ogni ausiliaria di economia domestica prepara una situazione di assistenza e cura con l’apporto della Dr.ssa Rita Pezzati. Dopo di ché la presenta all’équipe multidisciplinare in una delle sedute regolari.
Questa formazione si rivolge sia alle ausiliare che imparano a riconoscere il valore del proprio operato nell’ambito del lavoro di équipe e a comunicare meglio con utenti, familiari e colleghi, sia agli infermieri consulenti RAI-HC che hanno la possibilità di valutare in che modo coinvolgere le ausiliarie negli obiettivi di cura.
Le emozioni hanno una funzione radicata nella biologia, sono segnali che forniscono agli individui informazioni su se stessi e sugli altri. Questi indicatori sono gestiti attraverso le capacità cognitive, l’appartenenza a culture e le esperienze acquisite nel corso della vita. Questi indicatori aiutano a impostarne i “sistemi di azione”: tanto più siamo consapevoli dei nostri meccanismi e conosciamo (riconosciamo) altre possibilità, tanto maggiore è la probabilità di sperimentare benessere con l’utenza, i loro familiari e i colleghi. Per le ausiliarie gli obiettivi di questa formazione sono: favorire il riconoscimento del proprio contributo nella costruzione della relazione; favorire il benessere nella comunicazione con gli utenti, i familiari e i colleghi; migliorare la conoscenza del ruolo delle emozioni nell’ambito lavorativo; favorire lo sviluppo professionale e migliorare la qualità delle prestazioni fornite e l’identità di gruppo. Per i consulenti RAI-HC (case manager) l’obiettivo principale è migliorare la capacità di coinvolgere le ausiliarie negli obiettivi di cura. Per tutto il personale dell’équipe gli obiettivi sono: conoscere le situazioni specifiche oggetto della formazione, integrare il sapere professionale delle ausiliarie e la capacità di ascolto.
Colloqui di geriatria
In collaborazione con il Servizio sottocenerino di geriatria dell’ente ospedaliero cantonale (EOC) l’Associazione organizza una decina di appuntamenti annui dedicati alla riflessione su temi geriatrici.
Scelta dall’esperto clinico e dalla Direzione Sanitaria una problematica geriatrica (rischio cadute, disidratazione nell’anziano, ecc.), viene identificata dall’équipe una situazione in cura. Segue un lavoro di approfondimento che permette di organizzare i contenuti del colloquio che viene gestito dall’équipe stessa. Lo specialista clinico di geriatria convoca gli attori della rete socio-sanitaria coinvolti (medico, ergoterapista ecc.) per una discussione teorica della situazione clinica di cui è moderatore.
È possibile scaricare la documentazione relativa agli appuntamenti dal 2012 al 2017 e un opuscolo infomativo generale:
Colloqui di psichiatria
In collaborazione con il dottor Miozzari e l’Organizzazione Socio Psichiatira Cantonale l’Associazione organizza a cadenza mensile una decina di appuntamenti annui di riflessione su varie tematiche psicogeriatriche o psichiatriche.
Scelta una problematica psichiatrica, viene identificata dall’équipe una situazione in cura. Segue un lavoro di approfondimento che permette di organizzare i contenuti del colloquio che viene gestito dall’équipe stessa. Lo specialista clinico di psichiatria convoca gli attori della rete socio-sanitaria coinvolti (medico curante, psichiatra, servizio psico-sociale ecc.) per una discussione teorica della situazione clinica di cui è moderatore.
Formazione per la gestione delle medicazioni
Tenendo in considerazione l’importante volume di attività del Servizio nell’ambito della cura delle ferite e le nuove scelte terapeutiche e tecnologiche in questo ambito, ACD organizza corsi sulla gestione e l’utilizzo delle pompe a pressione negativa (Pompe VAC). Un focus particolare è quello dedicato alla gestione del piede diabetico (classificazione, diagnosi, trattamento topico, prevenzione delle recidive).
Formazione per la prevenzione dello scompenso acuto d’organo
L’evoluzione epidemiologica e demografica della popolazione e delle ospedalizzazioni rapide comporta la gestione di utenza complessa sul territorio e rende fondamentale il rapporto con il medico. La prevenzione e l’educazione terapeutica sono fondamentali per la gestione di potenziali utenti a rischio di scompenso d’organo. Gli obiettivi di questa formazione sono: favorire l’osservazione clinica mirata al fine di individuare precocemente segni e sintomi di criticità; favorire la riflessione e il ragionamento clinico al fine di anticipare la crisi (e migliorare la delega tra infermieri e operatori sociosanitari); adeguare gli interventi sulla base di conoscenze attualizzate e condivise, incrementando l’efficacia degli interventi; valorizzare la professionalità dei partecipanti e favorire la continuità della presa a carico nella rete così come la costruzione di linguaggio comune medico-infermiere
Il Servizio desidera ringraziare i medici partecipanti al progetto, ovvero le dottoresse D. Bardelli (Hospice), S. Guastalla Bernasconi, L. Lauer e i dottori P. Quadri (OBV), D. Fadini (OBV), A. Pagnamenta (OBV) C. Camponovo (Ars Medica), V. Manzocchi, M. Huber.
Percorsi geriatrici
In linea con la nuova strategia federale e cantonale sulle demenze è stata creata in collaborazione con la SUPSI una specifica formazione della durata di un anno destinata al gruppo professionale delle aiuto familiari, degli operatori socio-assistenziali e degli assistenti di cura.
Questa formazione ha come obiettivi: acquisire e approfondire alcuni elementi fondanti dell’approccio con la persona anziana a domicilio, soffermandosi sugli aspetti geriatrici e relazionali della cura; integrare il concetto di continuità assistenziale per poter attivare strategie operative sempre più raffinate, che permettano alle AC e AF di collocarsi nel migliore dei modi nell’équipe interdisciplinare; approfondire le maggiori difficoltà incontrate con gli utenti affetti da demenza e ricercare piste percorribili cogliendo il senso relazionale dell’incontro.
Alcune delle tematiche affrontate in questi percorsi sono: le grandi patologie geriatriche a domicilio e il senso della cura; la persona anziana che invecchia e si confronta con la cronicità a domicilio; continuità identitaria e patologia cronica; diverse forme di demenza e le loro manifestazioni; disturbi comportamentali e il valore relazione del sintomo; l’importanza della famiglia nell’accompagnamento domiciliare. La triade relazionale; qualità di vita tra bientraitance e autodeterminazione; continuità assistenziale (individuo, gruppo, rete); l’importanza del ruolo di ognuno; il sintomo nella persona anziana e le situazioni di “urgenza”; la sfida del lavoro in équipe a domicilio, difficoltà e strategie.
Formazione sulla farmacologia
È fondamentale che le categorie professionali abilitate a preparare, somministrare e sorvegliare l’assunzione della terapia siano competenti e costantemente aggiornate.
Alcune delle tematiche affrontate in questi percorsi sono: prevenire gli errori in sanità: una preoccupazione etica – dalla farmacologia dei medicamenti ai loro effetti collaterali; elementi base di farmacologia. Somministrazione dei farmaci: princìpi e rischi potenziali; elementi di base di farmacologia: il sistema cardiocircolatorio, broncodilatatori e corticosteroidi per inalazione; elementi di base di farmacologia: il sistema endocrino, ormoni tiroidei, farmaci antidiabetici e glucagone, corticosteoridi e fitoterapici.
Team building
In un contesto di lavoro in solitudine, di forti responsabilità, di casistiche di cure molto variegate e di professionisti che operano in un team, è importante conoscere se stessi e gli altri, riconoscere i propri limiti e i propri ruoli professionali.
Il personale dell’aiuto domiciliare non è da concepire come un aggregato di personale ma come persone in comunicazione tra di loro e in costante e mutuo aiuto.
A partire dalle sedute di geriatria e di psichiatria, dove l’équipe mette in comune e struttura una presentazione a benificio di un altro gruppo, sono stati creati i team building.